Il
pittore Alessandro Lupo studiò sotto la guida di Vittorio Cavalleri cercando di affermare la sua visione pittorica coi mezzi tecnici che solo il vero poteva dargli. Verista, dunque tende a rendere la realtà nella poesia della luce e dei colore. Il suo primo dipinto, "Marzo", fu esposto nel 1903 alla Promotrice Torinese, ed acquistato dal pittore Vittorio Bussolino. Partecipò poi a tutte le più importanti mostre nazionali, ed espose anche al Salone di Parigi. Alcune sue tele sono conservate nei Musei Nazionali di Lima e di Montevideo.
Si ricordano fra le opere del
pittore Alessandro Lupo: "Ciao Piusto"; "La nave carboniera"; "L'allarme"; "Vecchio lavoratore"; "Fra le alte vette"; "L'abbeveratoio", di proprietà reale; "Vecchia volpona", tela apprezzata al Salone nel 1924. Nel 1925 l'artista tenne a Genova una mostra personale nella quale figurarono quarantacinque opere, studi e impressioni dal vero, eseguiti a Gressoney La Trinité. Si notarono fra le altre: "Bucato mattutino"; "Nebbie vaganti sulla Vincent Piramide"; "UItimi raggi"; "Gressoney La Trinité"; "Tempo splendido". Nel maggio del 1933, in una mostra nella Bottega d'Arte di Livorno, egli presentò al pubblico quasi cento dipinti fra i quali, ancora una volta, i suoi caratteristici "Mercati" che incontrarono il largo favore degli amatori e collezionisti.
Note biografiche tratte dal Dizionario Illustrato dei Pittori, Disegnatori ed Incisori Italiani A.M. Comanducci.