Il
pittore Carlo Casanova da ragazzo fu allievo di Mario Bedeschi a Torino. Dopo essersi laureato in ingegneria, studiò con Stefano Bersani del quale fu ottimo amico. Si dedicò specialmente all'acquaforte che trattò con maestria e nobiltà. Espose (come paesista) a tutte le Biennali di Brera; figurò a Buenos Aires, Londra, Barcellona, Monaco, Roma, Venezia. Alcune sue opere si trovano all'Ambrosiana. Nella Galleria d'Arte Moderna di Milano sono conservate due acqueforti, "La spia" e "Il Duomo visto da via Agnello"; al Museo Civico di Torino, "Processione"; alla Galleria d'Arte Moderna di Roma, "Alessandro Farnese"; al Gabinetto delle Stampe a Firenze "L'Adigetto"; nella Galleria d'Arte Moderna del Perù, "Portale del Seminario"; un'altra sua acquaforte è nel Museo Imperiale di Tokio.
Fra i quadri ad olio più importanti del
pittore Carlo Casanova si citano: "Mattino all'Alpe Veglia", proprietà del rag. Stanghellini di Milano; "Fonte triste", proprietà del Credito Italiano; "Mattino al Maloja", proprietà della Banca Commerciale; "Armonie del tramonto" e "La chiesina nell'uliveto", acquistati dal Re. Fondò con Adolfo De Carolis, Vico Viganò ed altri l'Associazione italiana Acquafortisti ed Incisori che segnò in Italia il ritorno dell'arte incisoria. Nel 1955 venne tenuta a Milano una mostra postuma, ove figurarono ben 125 pezzi fra quadri ed acqueforti.
Note biografiche tratte dal Dizionario Illustrato dei Pittori, Disegnatori ed Incisori Italiani A.M. Comanducci.