Nato a Roma il 13 gennaio 1881, il
pittore Cesare Maggi visse a Torino. Adolescente ancora, fu allievo di Gaetano Esposito a Napoli, poi studiò a Parigi con Fernand Cormon, infine con Giacomo Grosso a Torino. Si affermò specialmente come paesista d'alta montagna, ma si dedicò pure con successo al ritratto. Dapprima divisionista, abbandonò molto presto questa maniera e se ne formò una personale. Le luci meno intense, l'alba, la sera l'autunno grigio sono i suoi soggetti preferiti. Esordì a Venezia, alla Biennale del 1905, con "Mattino di festa", acquistato dalla Galleria Inglese della Nuova Galles. Partecipò in seguito a varie esposizioni: alla Promotrice di Firenze del 1907 con "Almeno c'è il fuoco" a tutte le Biennali Veneziane dal 1905 al 1926 a mostre torinesi ed a molte esposizioni internazionali.
Nel 1906 il
pittore Cesare Maggi ottenne a Milano il premio Fumagalli col quadro "La montagna"; nel 1910 una medaglia d'oro a Monaco con "Thuile d'inverno", quadro che poi a Torino nel 1911 meritò la gran targa d'argento del Club Alpino. I suoi migliori lavori sono: "Prima neve", nella Galleria d'Arte Moderna di Roma; il citato "Mattino di festa"; "Ma il sole splende", nella sede della Banca d'Italia a Roma, "Il ritorno", nella collezione privata Salò Colm a Vienna; "Il Monte Bianco", proprietà del comm. Calabi di Milano; "Neve (Verraus d'inverno)", nel Museo Civico di Torino, nel quale sono anche collocati due studi ad olio eseguiti nella traversata fra Napoli e Newcastle: "Mattino d'autunno" e "Canale in Olanda". Il Museo di Sidney conserva di lui "La Valle d'Aosta". Al Premio Cremona 1941 ottenne il I premio con "Italica Gens". Alla XXIV Biennale Veneziana presentava lìopera: "Il confine".
Note biografiche tratte dal Dizionario Illustrato dei Pittori, Disegnatori ed Incisori Italiani A.M. Comanducci.